The idea of you
Il film è su Prime Video da qualche settimana e sembrerebbe essere uno dei film più visti sulla piattaforma.
Il punto è che sì, l’abbiamo visto in tanti, ma è l’ennesima dimostrazione del fatto che il numero di visualizzazioni non è indice di qualità.
Ma andiamo per ordine.
Il film parla di questo amore folle tra un ventiquattrenne frontman di una boyband di successo ed una quarantenne proprietaria di una galleria d’arte in California (nonché mamma di una ragazza appena ventenne, dunque quasi coetanea del ragazzo in questione).
L’amore nasce subito, il colpo di fulmine scatta al Coachella Festival, uno dei festival musicali più famosi che si svolge ogni anno in primavera nel deserto della California.
La storia vuole essere una rivisitazione in chiave più moderna di Notting Hill e (forse) una versione più aderente alle tematiche dell’empowerment femminile, dell’affrancamento dai tabù desueti e della libertà di assecondare i sentimenti in maniera più leggera possibile e disinibita, ma alla fine, anzi, dall’inizio, si rivela di una banalità imbarazzante.
Quello che è interessante, tuttavia, è un altro aspetto: se nel film non ci fosse stata Anne Hathaway non credo l’avremmo visto in così tanti. Anne la si ama dal momento esatto in cui ha vestito i lussuosi panni di Andrea ne "Il Diavolo veste Prada" e vivrà di rendita per questo per sempre.
Il protagonista maschile, dal canto suo, grazie al successo del film (e quindi sempre grazie ad Anne), sta diventando una celebrità, guadagnandosi inviti su inviti a feste ed eventi importanti, primo fra tutti il Met Gala di New York fino ad arrivare al Gran Premio di Monte-Carlo di ieri.
Quindi ecco, se di empowerment femminile si voleva parlare, beh, sì, c'è. In un altro modo, sicuramente, ma c'è.
Non lo (ri)vedrei, a meno di non avere (di nuovo) 18 anni.
Per me è NO.