La piccola conformista - Ingrid Seyman
Ho finito di leggerlo proprio stamattina.
L’avevo comprato non solo per via del titolo - che già lasciava sicuramente intravedere qualcosa di interessante - bensì per via della prima frase della prima pagina. A colpirmi non era stata la frase in sé, ovviamente, quanto la scelta di un linguaggio che dal dissacrante diventava forse un po’ volgare in spregio al politically correct che purtroppo oggi più ancora che in passato tiene al lazzo ancora tantissimi. Ma peccato per loro..:).
La narrazione è sempre divertente. E ciò che è più divertente ancora è che la protagonista usa la sua ironia in maniera così perfetta e dignitosa da impedirti addirittura di empatizzare con lei. Le sue disgrazie ti fanno ridere, anche se da ridere in realtà c’è ben poco, visto che la sua vita è, quanto meno di primo acchito (ma c’è molto altro..), lo specchio dei problemi legati all’immigrazione ed alle reazioni sociali che consentono o meno l’adattamento dei nuovi arrivati.
Dicevo…il racconto fa molto ridere. L’epilogo no, invece, ma fornisce una visione non convenzionale della morte: la morte non arriva quando deve, perché a volte può succedere che sbagli bersaglio.
Eh già…
Non si possono non apprezzare la freschezza del linguaggio e la totale lucidità del pensiero. Se vi capita, compratelo.