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West Side Story
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IT ENDS WITH US - di Justin Baldoni

Gli intenti erano nobilissimi, l’ambizione tanta, il risultato è stato scarso.
Il film è discontinuo, spezzato e riattaccato, ha un filo conduttore perché il romanzo su cui è basato gliene ha dato uno ma l’insieme non è armonico ed i tratti di storie e personaggi sono solo accennati, non definiti, quasi sprecati. I dialoghi ai limiti del demenziale anche se i tempi -quelli di Baldoni- incredibilmente perfetti.
Nulla da eccepire alla performance attoriale proprio di Baldoni, infatti, che ho trovato sexy e maschio come il film -e prima ancora il romanzo- richiedevano. Nulla da eccepire neppure al resto del cast: Isabella Ferrer e Brandon Sklenar bravi, anche se relegati ad una parte forse poco sviluppata per le loro potenzialità. E mi sono piaciuti anche molto sia Jenny Slate che Hasan Minhaj.
Blake Lively invece e’ come sempre un mondo a parte: premesso che a me lei in Gossip Girl piaceva e che per me è davvero imbattibile soprattutto in quelle parti dove deve flirtare potentemente, in questo film l’ho però vista in qualche modo frenata. E questa cosa non può sfuggire all’occhio attento di chi ne ha nel tempo riconosciuto il fascino, che in ruoli come questo è sempre stato particolarmente evidente ed oltremodo esaltato.
Ecco, in questo film tutto questo non c’è.
Lei è bella, ancora e nonostante abbia partorito il quarto figlio da poco, ma 1. non è convinta di essere sensuale come prima e questa cosa si percepisce e 2. sa che non se lo può -o non se lo deve- più permettere e mi sa che è proprio questa cosa a non darle pace.
Dico questo perché, alla luce anche della disputa legale che vede lei e suo marito (antipatico come pochi) in contrapposizione al regista e co-protagonista Justin Baldoni, l’idea che mi sono fatta e’ che intanto lei non facesse un briciolo di vita mondana da tempo immemore… e poi che si fosse presa una sbandata bella forte proprio per Justin Baldoni. Del resto, non è per essere riduttivi o superficiali, ma spesso le cose sono molto più semplici di come le immaginiamo.
Ascoltando un po’ di podcast americani sull’argomento, infatti, viene fuori che uno dei punti sui quali sul set hanno iniziato ad avere dei problemi e’ stato il fatto che Blake abbia voluto imporre un determinato guardaroba, per di più particolarmente lussuoso, alla protagonista del film. Questa però, per quanto di famiglia originaria benestante, vive da sola da un po’, non è più una ragazzina, fa la fiorista ed ha appena comprato un negozio a Boston per iniziare una nuova attività… come si giustifica il fatto che per esempio indossi delle Louboutin da 5000 dollari (completamente decontestualizzate anche nella migliore Manhattan se non sei figlia o moglie di nessuno e ti sei appena aperta un negozio di fiori)? Sembrerebbe peraltro che Blake abbia fatto utilizzare alla protagonista addirittura capi di sua proprietà o di proprietà di Gigi Hadid, ma loro due di mestiere non a caso fanno una l’attrice ultra milionaria di Hollywood e l’altra la top model… perché dunque? Chiedo io e come me la maggior parte delle podcaster… Forse perché era l’unico modo per indossare quei capi? Boh…
Come dicevo poi non è tutto.
Secondo me è andata totalmente in crash per Baldoni (con ragione, direi), ma ‘sta cosa non l’ha saputa -e non la poteva- gestire come ha fatto sempre, ovvero flirtando e portandosi a casa l’uomo di turno: un po’ non ci è riuscita per insicurezze sue, un po’ perché forse lei a Baldoni non piaceva o quanto meno non come lei si aspettava e un po’ non poteva riuscirci a causa di suo marito, noto per essere maniaco del controllo e gelosissimo, oltre che per essere quello che proprio sul set di un altro film (Green Lantern) si è innamorato di Blake mentre era sposato con Scarlett Johansson e per questo sapeva benissimo cosa poteva succedere..
Quello che è successo lo sanno come sempre solo loro. Quello che intuiamo è che alla fine la situazione è sfuggita di mano: Blake si è sentita forse rifiutata da Baldoni o comunque non più nel suo ruolo di “prendo tutto quello che voglio, quando voglio”, suo marito si è sentito toccare ciò che evidentemente per lui era suo, Baldoni stava in mezzo al fuoco pure senza aver fatto niente (di questo sono abbastanza convinta) e loro due -una per ripicca e l’altro per gelosia- hanno deciso che lui si doveva bruciare.
Morale della “favola”: il film è venuto fuori parecchio mediocre, loro due hanno ormai la reputazione sotto zero e Baldoni forse sotto zero ha il conto corrente.

Da vedere (è su Prime), solo per la scena sul tetto e la figaggine diffusa di Baldoni.
Screenshot

Dall’omonimo romanzo di Colleen Hoover

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