Un pezzo di Francia sud-orientale
Chi mi conosce sa che sono molto affezionata alla Francia e ci torno ogni volta che posso. Per questo, l'ho visitata in lungo e in largo, mi piace vedere come anche in questa nazione vi siano tante differenze tra le diverse regioni, pur conservando, ciascuna, la propria identità e la propria bellezza.
La regione Auvergne-Rhone-Alpes si trova nella Francia sud-orientale. Personalmente consiglio di andarci se si hanno pochi giorni di vacanza perché possono essere sfruttati al meglio nella visita di due città tanto affascinanti quanto completamente diverse l'una dall'altra.
Una è Lyon, l’altra è Grenoble.
Lyon
Lyon è una città - molto bella, ve lo anticipo - che attrae non tanto un turismo internazionale, quanto piuttosto turisti provenienti dalla stessa Francia. La ragione sembra rinvenirsi nella buona cucina e nel buon vino.
Ora, confermando che si beve molto bene, c’è da dire però che la cucina non è la tipica cucina francese, delicata e raffinata: la cucina lyonnaise è abbondante ma più che altro pesante. Il piatto tipico è l’andouillette, impossibile da mandare giù, sapore davvero troppo forte per il mio palato (l’ho ordinata ma ho sputato il primo morso nel tovagliolo ed ho subito ordinato un’altra cosa).
Fatte le dovute raccomandazioni, consiglio dì cenare al Fiston, nella vecchia Lyon, oppure a Le Mercier alla Presqu’île. Per bere un bicchiere Casabea è molto carino, sempre alla Presqu’île, ma in questa zona ci sono tanti locali dove bere e tutti carini.
La città si gira tranquillamente a piedi, ad ogni ora del giorno e della notte. La vecchia Lyon è carinissima e viva, girate senza meta per i vicoli di giorno ed assaggiate il crustillon. È il dolce tipico (si tratta delle nostre mandorle caramellate, con l’aggiunta dì glassa colorata di cioccolato) e ve lo offrono ovunque. Occhio ai negozietti anche più piccoli, si fanno buonissimi affari (io ho trovato una ballerina Repetto in vernice nera a soli 45 Euro!).
Consiglio poi di attraversare anche di sera il ponte che dalla Presqu’île porta alla vecchia Lyon: c’è una vista strepitosa - tra l’altro - sulla basilica di Nôtre Dame de Fourvière. Quest’ultima vale una visita di giorno (anche in funicolare) per il paesaggio che regala dall’alto.
Consiglio infine di dormire alla Presqu’île.
P.S. Quella che in foto sembra la Tour Eiffel, non è la Tour Eiffel, ma una torre più piccolina, che le somiglia tantissimo.
Lyon è una città - molto bella, ve lo anticipo - che attrae non tanto un turismo internazionale, quanto piuttosto turisti provenienti dalla stessa Francia. La ragione sembra rinvenirsi nella buona cucina e nel buon vino.
Ora, confermando che si beve molto bene, c’è da dire però che la cucina non è la tipica cucina francese, delicata e raffinata: la cucina lyonnaise è abbondante ma più che altro pesante. Il piatto tipico è l’andouillette, impossibile da mandare giù, sapore davvero troppo forte per il mio palato (l’ho ordinata ma ho sputato il primo morso nel tovagliolo ed ho subito ordinato un’altra cosa).
Fatte le dovute raccomandazioni, consiglio dì cenare al Fiston, nella vecchia Lyon, oppure a Le Mercier alla Presqu’île. Per bere un bicchiere Casabea è molto carino, sempre alla Presqu’île, ma in questa zona ci sono tanti locali dove bere e tutti carini.
La città si gira tranquillamente a piedi, ad ogni ora del giorno e della notte. La vecchia Lyon è carinissima e viva, girate senza meta per i vicoli di giorno ed assaggiate il crustillon. È il dolce tipico (si tratta delle nostre mandorle caramellate, con l’aggiunta dì glassa colorata di cioccolato) e ve lo offrono ovunque. Occhio ai negozietti anche più piccoli, si fanno buonissimi affari (io ho trovato una ballerina Repetto in vernice nera a soli 45 Euro!).
Consiglio poi di attraversare anche di sera il ponte che dalla Presqu’île porta alla vecchia Lyon: c’è una vista strepitosa - tra l’altro - sulla basilica di Nôtre Dame de Fourvière. Quest’ultima vale una visita di giorno (anche in funicolare) per il paesaggio che regala dall’alto.
Consiglio infine di dormire alla Presqu’île.
P.S. Quella che in foto sembra la Tour Eiffel, non è la Tour Eiffel, ma una torre più piccolina, che le somiglia tantissimo.
Grenoble
Grenoble ricorda molto Parigi, sia nella struttura della città, sia in quella dei palazzi.
È una città raccolta ma molto aperta alle altre culture: è città universitaria, ospita una scuola dì Economia e Management tra le più prestigiose ed è dunque abituata a veder passare tanta gente diversa e soprattutto giovane.
Il posto che ho preferito è stata la Place Saint-André: piazza rotonda, bella atmosfera, niente rumore ma tanta bella vivacità, un paio di buoni ristoranti intorno, due birrerie, buonissima birra, posto in cui si può andare “a stare”, come dicono a Bari.
Consiglio, per cena, molto vicino a piazza Saint-André, il ristorante La farme à Dede: cucina tipica, deliziosa, camerieri in simpatica uniforme contadina, atmosfera caratteristica. Il piatto tipico è la tartiflette, prendete solo quello, anche se avete molta fame, vi sazierà e vi appagherà, garantisco. Come digestivo provate la chartreuse verte, ottima.
Per la colazione - se non la fate in albergo - segnalo Le coq hardi, marmellata sublime.
Per un bicchiere estemporaneo durante la giornata, c’è il Café Rive Gauche, carino, con dehors elegante, molto pulito (toilette compresa).
Infine, se volete, fate un giro in funicolare. Io non l’ho fatto perché mi spaventa, ma ammetto che guardandolo da sotto era sicuramente uno spettacolo da non perdere.
Grenoble ricorda molto Parigi, sia nella struttura della città, sia in quella dei palazzi.
È una città raccolta ma molto aperta alle altre culture: è città universitaria, ospita una scuola dì Economia e Management tra le più prestigiose ed è dunque abituata a veder passare tanta gente diversa e soprattutto giovane.
Il posto che ho preferito è stata la Place Saint-André: piazza rotonda, bella atmosfera, niente rumore ma tanta bella vivacità, un paio di buoni ristoranti intorno, due birrerie, buonissima birra, posto in cui si può andare “a stare”, come dicono a Bari.
Consiglio, per cena, molto vicino a piazza Saint-André, il ristorante La farme à Dede: cucina tipica, deliziosa, camerieri in simpatica uniforme contadina, atmosfera caratteristica. Il piatto tipico è la tartiflette, prendete solo quello, anche se avete molta fame, vi sazierà e vi appagherà, garantisco. Come digestivo provate la chartreuse verte, ottima.
Per la colazione - se non la fate in albergo - segnalo Le coq hardi, marmellata sublime.
Per un bicchiere estemporaneo durante la giornata, c’è il Café Rive Gauche, carino, con dehors elegante, molto pulito (toilette compresa).
Infine, se volete, fate un giro in funicolare. Io non l’ho fatto perché mi spaventa, ma ammetto che guardandolo da sotto era sicuramente uno spettacolo da non perdere.
Buon viaggio!