I miei giorni alla libreria Morisaki - Satoshi Yagisawa
Come la maggior parte della letteratura giapponese, anche questo romanzo è permeato di gentilezza e dignità.
Le si ritrova entrambe nel vissuto, triste, pesante dei protagonisti, quello stesso vissuto che poi però porta con sé una rinascita travolgente.
I personaggi sono tre: nipote, zio, moglie dello zio, raccontati in quest’ordine.
La nipote vive un dramma, si crogiola nel dramma, lo fa dormendo, finché lo zio non decide di occuparsi di lei. Ci riesce, la nipote si salva e lo fa da sola.
Lo zio vive un dramma tutto interiore, non si crogiola in quel dramma, reagisce lavorando e badando a sua nipote, ma allo stesso tempo non affronta il dramma. Lo aiuterà sua nipote e ci riuscirà.
La moglie dello zio vive in un dramma costante, in una vita che vive a modo suo e che impone ma solo a metà perché fugge: secondo lei fuggendo preserva le persone che ama dai dolori. Ha bisogno, però, che qualcuno le dica di restare, che la protegga. E suo marito (lo zio della nipote), finalmente lo fa, grazie a sua nipote.
Si salvano tutti e tre, alla fine. Ma si salvano dopo essere riusciti, l’uno grazie all’altro, ad affrontare se stessi ed a lasciarsi andare a quelle emozioni con le quali prima o poi si deve fare i conti.
Consigliato, certo.
Si legge in pochissimo, io ho approfittato di un giorno di navigazione durante una crociera. La foto l’ho scattata al porto di Tallinn, in Estonia, dal balconcino della mia cabina, nell'attesa che la nave ripartisse, alla volta di Helsinki :).