JOHN LENNON: murder without a trial

Quanto è stato bello ed interessante questo documentario!

Io della morte di John Lennon sapevo quasi zero: sapevo solo che era stato ucciso all’ingresso del Dakota Building (che ovviamente ho visitato) dove tutt’oggi Yoko Ono ancora vive e che l’assassino era un fan.
In realtà è vero solo a metà. Cioè è vero che gli hanno sparato davanti all’ingresso del Dakota Building, ma chi gli ha sparato non era un fan bensì uno che voleva “solo” essere ricordato ed ha ritenuto che il miglior modo perché questo accadesse fosse uccidere qualcuno che si vantava di essere più famoso di Dio.
In qualche modo sembra che l’assassino, ispirato dal romanzo di Salinger, “Il giovane Holden”, rivendicasse la posizione di coloro che, cresciuti sulla base di determinati valori e credenze, al contrario si fossero trovati di fronte al mondo reale, completamente diverso da come gliel’avevano raccontato.
Interessante a tal proposito il ruolo che nella vicenda assume tale romanzo, che l’assassino auspica che venga letto da più persone possibile da lì in avanti e che verrà trovato poco tempo dopo anche nella stanza del tizio che tentò di ammazzare l’allora Presidente Reagan.

Toccante il momento in cui Yoko Ono decide di fotografare gli occhiali indossati da John Lennon la sera dell’omicidio, mentre da un tavolo di cristallo, ancora sporchi di sangue, guardano verso Central Park.

Indicativo il fatto che nonostante sin da allora (era il 1980) in America il gun control fosse al centro del dibattito civile, ad oggi non solo non si sia fatto letteralmente niente per evitare episodi del genere ma addirittura nel tempo questi siano divenuti completamente fuori controllo.

Da vedere, assolutamente.
Solo tre episodi, su Apple TV.