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Come trattare gli altri - Dale Carnegie



È un libro costruito su quelle che ho ribattezzato le “ovvietà impossibili”.
Mi spiego meglio.
Vengono raccontati aneddoti - attribuiti a personaggi storici o più attuali e di spicco in determinati ambienti - che si poggiano sempre sullo stesso meccanismo, ovvero: comportamento sbagliato perché non funzionale al risultato, consapevolezza dell’errore, correzione dell’errore, interruzione della riproduzione del comportamento errato, vittoria personale, professionale, sociale ecc..
Ora, se è sicuramente interessante il riferimento a personaggi come Abramo Lincoln, piuttosto che Benjamin Franklin - non foss’altro perché nella fase dell’errore li si umanizza - decisamente più difficile è la parte in cui l’autore (americano tipico, win-oriented) tenta di convincere il lettore sulla bontà del metodo o meglio ancora sulla facilità nel raggiungimento del risultato.
La cosa tanto bizzarra quanto divertente è che ad un certo punto ti ritrovi a condividere alcuni comportamenti con niente po’ po’ di meno che Abramo Lincoln ;). Non vi nascondo infatti che c’è stato un momento in cui ho pensato “Porca miseria, io faccio le stesse cose che faceva Abramo Lincoln???! Ammazza che figata!”. Ecco, fa ridere, appunto.
Ma la domanda vera è: perché ho comprato ‘sto libro???! Risposta: perché alle volte quando ti arrabbi apparentemente senza motivo e diventi aggressivo con qualcuno, se chi ti sta di fronte è un gran pezzo di M, ne approfitta, ti fa sentire un alieno e già solo per questo ti mette ko. Se invece incanali la rabbia nel giusto binario, effettivamente tutto questo non succede più e anzi, ne esci proprio alla grande.
Un libro non basta, lo so, ma serve, soprattutto se mentre ti parla di Abramo Lincoln ti strappa pure una risata. Perché tu lo vedi lì lui, a Washington DC, imponente, seduto sul suo trono, ma alla fine, se è vero tutto, pure lui c’ha avuto il suo bel da fare con quel fantastico sentimento che è la rabbia.
Non so se ve lo consiglio. Forse no, ma alla fine poi dico, perché no?

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