3 docuserie a tema Crime
Approfitto dell’anniversario della scomparsa di Elisa Claps, che ricorre proprio in questi giorni, per parlare di tre docuserie che ho guardato di recente.
Sono tutte e tre su Netflix e tutte e tre constano di pochi episodi ciascuna (lo dico sempre per chi come me tende a bruciare una stagione in una notte).
Approfitto dell’anniversario della scomparsa di Elisa Claps, che ricorre proprio in questi giorni, per parlare di tre docuserie che ho guardato di recente.
Sono tutte e tre su Netflix e tutte e tre constano di pochi episodi ciascuna (lo dico sempre per chi come me tende a bruciare una stagione in una notte).
Per Elisa
Dedicata all’omicidio Claps, il cui corpo fu ritrovato nell’unico posto in cui si era sempre fatto in modo che non fosse cercata.
Sarà che ho seguito dall’inizio la vicenda (ricordo vividamente le notizie al tg nei giorni successivi alla scomparsa), sarà che si è protratta per talmente tanto tempo che era impossibile non voler sapere di più ma soprattuto empatizzare con la famiglia, sarà che la trasmissione Chi l’ha visto ha costituito un ulteriore faro per tutti, ma questa vicenda è difficile già da mandare giù, figuriamoci da archiviare (in senso emotivo).
E’ stata una dimostrazione tanto ulteriore quanto vergognosa di una Italia corrotta, vile e stronza, che per 17 anni è passata come un carro armato sopra alle vite di persone che altro non avrebbero voluto fare se non vivere la propria dimensione di famiglia semplice ma estremamente dignitosa.
La ricostruzione dei fatti e’ impeccabile, la scelta degli attori magistrale.
Dedicata all’omicidio Claps, il cui corpo fu ritrovato nell’unico posto in cui si era sempre fatto in modo che non fosse cercata.
Sarà che ho seguito dall’inizio la vicenda (ricordo vividamente le notizie al tg nei giorni successivi alla scomparsa), sarà che si è protratta per talmente tanto tempo che era impossibile non voler sapere di più ma soprattuto empatizzare con la famiglia, sarà che la trasmissione Chi l’ha visto ha costituito un ulteriore faro per tutti, ma questa vicenda è difficile già da mandare giù, figuriamoci da archiviare (in senso emotivo).
E’ stata una dimostrazione tanto ulteriore quanto vergognosa di una Italia corrotta, vile e stronza, che per 17 anni è passata come un carro armato sopra alle vite di persone che altro non avrebbero voluto fare se non vivere la propria dimensione di famiglia semplice ma estremamente dignitosa.
La ricostruzione dei fatti e’ impeccabile, la scelta degli attori magistrale.
The Yara Gambirasio case
La seconda docuserie è quella incentrata sull’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne ginnasta di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo.
Ricordo perfettamente anche quel periodo, ma non avevo seguito la vicenda nella sua completezza. Questo ha fatto sì che anche io (non sono stata l’unica a quanto ho letto) sia stata influenzata dalla narrazione dei fatti, un po’ tendenziosa, a tal punto da far intravedere una possibilità di innocenza di Massimo Bossetti. Attenzione, non penso assolutamente che sia innocente, quella sensazione è durata poco più di un’ora, giusto il tempo di metabolizzare di nuovo i fatti e questa volta con un po’ di conoscenza in più.
Quello che dico è che davvero la serie sembra essere stata portata avanti con l’intento di instillare il dubbio circa l’esistenza di un’altra verità. Cosa che alla luce delle ultime dichiarazioni del legale di Bossetti si fa ancora più strana. Si vedrà.
La seconda docuserie è quella incentrata sull’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne ginnasta di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo.
Ricordo perfettamente anche quel periodo, ma non avevo seguito la vicenda nella sua completezza. Questo ha fatto sì che anche io (non sono stata l’unica a quanto ho letto) sia stata influenzata dalla narrazione dei fatti, un po’ tendenziosa, a tal punto da far intravedere una possibilità di innocenza di Massimo Bossetti. Attenzione, non penso assolutamente che sia innocente, quella sensazione è durata poco più di un’ora, giusto il tempo di metabolizzare di nuovo i fatti e questa volta con un po’ di conoscenza in più.
Quello che dico è che davvero la serie sembra essere stata portata avanti con l’intento di instillare il dubbio circa l’esistenza di un’altra verità. Cosa che alla luce delle ultime dichiarazioni del legale di Bossetti si fa ancora più strana. Si vedrà.
Laci Peterson
La terza ed ultima (per il momento) docuserie a tema crime tratta dell’omicidio di una donna americana, Laci Peterson, incinta di 8 mesi. L'omicidio è avvenuto nella cittadina di Modesto, in California, la notte di Natale del 2002.
I fatti, ahimè, ricordano moltissimo quelli che hanno visto “protagonista” suo malgrado Giulia Tramontano. Differenti modalità, ma stessa dinamica: Laci viene uccisa dal marito (che aveva sempre detto di non volere figli, salvo poi cambiare idea non si sa come…), che nel frattempo aveva iniziato una relazione con un’altra donna, alla quale in un primo momento aveva detto di non essere sposato, salvo poi cambiare versione affermando di aver perso sua moglie.
La terza ed ultima (per il momento) docuserie a tema crime tratta dell’omicidio di una donna americana, Laci Peterson, incinta di 8 mesi. L'omicidio è avvenuto nella cittadina di Modesto, in California, la notte di Natale del 2002.
I fatti, ahimè, ricordano moltissimo quelli che hanno visto “protagonista” suo malgrado Giulia Tramontano. Differenti modalità, ma stessa dinamica: Laci viene uccisa dal marito (che aveva sempre detto di non volere figli, salvo poi cambiare idea non si sa come…), che nel frattempo aveva iniziato una relazione con un’altra donna, alla quale in un primo momento aveva detto di non essere sposato, salvo poi cambiare versione affermando di aver perso sua moglie.
Laci viene trasportata in barca fino ad una baia a distanza notevole dalla loro casa e poi gettata in mare. Il corpo verrà ritrovato qualche mese dopo la scomparsa. Il marito, sempre dichiaratosi innocente, viene fermato nel tentativo di scappare in Messico, arrestato, processato e condannato alla pena di morte. Dopo qualche tempo la pena viene commutata in ergastolo senza possibilità di libertà condizionata.
Il fatto in sé è da brividi e lui -come detto- ricorda molto Impagnatiello nel comportamento quasi sempre distaccato e lucido.
Quello che mi ha colpito di più è stato però leggere, nei titoli di coda della serie, che le donne, una volta incinte, aumentano in percentuale sensibile, le probabilità di essere ammazzate: era il 2002, le statistiche evidentemente non servono ad un cazzo di niente se non a ragionare ex post. Che si fa poi però? Niente ancora?
Il fatto in sé è da brividi e lui -come detto- ricorda molto Impagnatiello nel comportamento quasi sempre distaccato e lucido.
Quello che mi ha colpito di più è stato però leggere, nei titoli di coda della serie, che le donne, una volta incinte, aumentano in percentuale sensibile, le probabilità di essere ammazzate: era il 2002, le statistiche evidentemente non servono ad un cazzo di niente se non a ragionare ex post. Che si fa poi però? Niente ancora?
Per appassionati del genere e non, da guardare assolutamente!